
Viaggio in tre tappe nel tortuoso mondo dei dubbi e dei pregiudizi legati all’adozione di RMS per strutture ricettive. Dubbi ai quali, ovviamente, cerchiamo di dare risposta.
Eccoci alla terza e ultima [per ora] tappa del nostro viaggio tra domande, incertezze e controversie che albergano nelle menti di chi gestisce una struttura ricettiva quando pensa – o non pensa – se valga la pena dotarsi di un RMS. Riprendiamo dunque da dove eravamo rimasti con l’elenco dei più frequenti miti da sfatare.
Luogo comune n.4
I costi sono troppo alti e io non ho budget.

Diciamo che questo è un mantra sempre a portata di mano quando si richiede un investimento. Una coperta di Linus dove rifugiarsi per sfuggire al cambiamento, da stringere per accoccolarsi nella propria, rassicurante comfort zone. E chiunque si schermi dietro questa espressione sa benissimo che l’espressione costi troppo alti non ha alcun significato. Troppo alti rispetto a cosa? Innanzitutto, è molto importante valutare più di una soluzione, dal momento che i costi possono variare considerevolmente da strumento a strumento. In secondo luogo, attraverso uno studio accurato delle proprie esigenze e alla richiesta di demo per i software di interesse, occorre considerare il valore aggiunto che un determinato RMS potrebbe portare alla struttura. Un valido RMS consente di migliorare anche notevolmente le performance della struttura. Il che significa maggiori ricavi, veloce ammortizzazione del costo iniziale, risultati importanti sul lungo periodo. Quali sono, dunque, i costi troppo alti? Probabilmente quelli legati ai mancati ricavi da imputare all’immobilismo.
Luogo comune n.5
Sarebbe troppo impattante sulle mie politiche di prezzo.

L’introduzione di un sistema di un RMS è talora vista come una minaccia alla cultura aziendale esistente, specialmente in strutture a conduzione famigliare dove le decisioni tradizionali sono radicate in relazioni personali e intuizioni. Altresì, molti operatori albergatori temono che l’adozione di pratiche di pricing dinamico possa allontanare i repeater che sono abituati a determinate tariffe e che potrebbero percepire negativamente i cambiamenti frequenti nei prezzi. Nonostante la maggior parte delle strutture abbia abbandonato il listino fisso, non è semplice approcciarsi a una logica di maggiore dinamismo. Cosa possiamo dire al riguardo se non che abbiamo seguito – e continuiamo a seguire – centinaia di strutture di ogni genere sia nel passaggio da tariffazione statica a dinamica sia nell’implementazione di ulteriori dinamismi e che, a fronte dei succitati dubbi che sempre aleggiano quando ci si accinge a cambiare politica di prezzo, i benefici sono sempre stati di gran lunga superiori agli svantaggi? Come detto nell’articolo precedente, il prezzo non è mai soltanto una cifra ma il risultato di numerose attività il cui valore deve essere innanzitutto percepito dagli ospiti.
Per questo si tratta sempre di cambiamenti che procedono per gradi. Ma alla fine il risultato è sempre lo stesso: raggiungimento più efficace del target e aumento delle marginalità. È innegabile che quando si decide di modificare le tariffe questo vada in parte anche a incidere su un cambiamento di clientela; ma è quasi sempre quello che si desidera ottenere. E non dimentichiamo che gli acquirenti – specialmente online – sono ormai abituati a tariffe dinamiche in qualsiasi settore merceologico. Le conclusioni sono due: la prima è che spesso è più un problema del gestore della struttura che dell’ospite; la seconda è che in realtà l’adozione di un RMS può solo facilitare il processo.
Luogo comune n.7
Utilizzo già troppi software. Non voglio essere totalmente dipendente dalla tecnologia.

Si fa sempre più insistente la preoccupazione che le strutture possano diventare troppo dipendenti da soluzioni software esterne, limitando la capacità di manovra in caso di guasti tecnici o interruzioni del servizio. Paura di un guasto improvviso che blocchi le attività. Paura di disperdere i dati. Paura relativa alla sicurezza legata ai dati. Paura di eventuali limiti nella personalizzazione del servizio. Tutte paure legittime, ma tutte facilmente superabili. Sono infatti queste – molto più che quelle relative ai costi – le domande che andrebbero poste al fornitore in fase preventiva. L’adozione di un RMS adatto alla propria struttura, in realtà, sarà utile proprio a fugare queste paure e non ad alimentarle.
Potrai approfondire ulteriormente questi argomenti nel prossimo articolo, dove scoprirai i più importanti parametri di scelta per il RMS che fa per te!